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La Valle dei Templi

La Valle dei Templi, la testimonianza più significativa della civiltà greca in Sicilia, è una splendida area archeologica risalente al periodo della Magna Grecia e dichiarata, nel 1997, dall'UNESCO come Patrimonio mondiale dell'Umanità.
I templi vennero eretti a testimonianza della prosperità della città, nell'arco di un secolo (V sec. a.C.), furono incendiati dai Cartaginesi nel 406 a.C e restaurati dai Romani (I sec. a.C.). Tutti i templi sono rivolti verso Est in modo che la statua raffigurante la divinità all’interno del Tempio venisse irradiata dal sole che sorge la mattina.

Valle dei Templi

Immagine: Mboesch, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Il Tempio di Giunone

Dedicato all'omonima dea greca, fu costruito nel V secolo a.C. e incendiato nel 406 dai cartaginesi e restaurato in età romana. Era il tempio in cui di solito si celebravano le nozze.

Il Tempio della Concordia

Costruito nel V secolo, il cui nome deriva da un'iscrizione latina ritrovata nelle sue vicinanze. E' il tempio meglio conservato.

Il Tempio di Eracle

Il più antico, era dedicato alla venerazione del dio Eracle (Ercole), uno dei più rispettati dagli abitanti dell'antica Akragas. Distrutto da un terremoto, è oggi formato da appena otto colonne.

Valle dei templi

Immagine trolvag, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Il Tempio di Zeus Olimpico (Giove)

Edificato per onorare l'omonimo dio dopo la vittoria del 480 a.C. sui cartaginesi. All'interno del tempio si trovavano i telamoni, le statue con sembianze umane alte ben 7,75 m e situate fra le colonne con un rialzo di circa m.18 da terra.

Il Tempio dei Dioscuri(o di Castore e Polluce)

E' il simbolo della città di Agrigento, fu costruito per onorare i due gemelli figli di Sparta e Giove. Restano appena quattro colonne.

Il Tempio di Vulcano

Risalente al V secolo, si pensa essere una delle costruzioni più imponenti della valle, è però uno dei templi più danneggiati dal tempo e dai fenomeni naturali.

Il Tempio di Esculapio

Costruito lontano dalle mura delle città, sulla riva destra del fiume Akragas, era luogo di pellegrinaggio dei malati in ricerca di guarigione.